I Dungeon, che siano rovine o delle semplici caverne, sono luoghi ricolmi di pericoli e di altrettanti tesori in grado di mettere alla prova non solo le nostre capacità fisiche e combattive, ma anche di ragionamento e risoluzione di problemi.
Nonostante si tratti di un elemento base dei GDR, soprattutto quelli più classici, molti Master trovano difficoltà nell’ideare dungeon efficaci.
In questo articolo parleremo di come strutturare un dungeon e renderlo un esperienza divertente da giocare e al contempo narrativamente stimolante.
Il portone di pietra
Usciti dalla foresta, di fronte a voi si para, imponente, un enorme portone di pietra.
Le pietre che compongono la struttura sono gigantesche e mal lavorate e formano un imponente coppia di colonne sormontate da un arcata.
I segni del tempo hanno distrutto la maggior parte dei bassi rilievi le cui immagini sono ormai indistiguibili ma la cui antica eleganza contrasta comunque con le rozze incisioni ricavate sopra e che vi ricordano immediatamente quelle delle caverne goblin.
Che sia un enorme portone di pietra o una grotta nascosta, l’entrata è una grandiosa opportunità per svelare ai giocatori i primi indizi relativi al dungeon in cui stiamo per immergerci.
Come le sirene con il proprio canto fanno con i marinai, l’entrata deve attirare i giocatori stimolando le loro fantasie.
Chi ha costruito il dungeon? Quanto sarà pericoloso? Quali tesori contiene?
Rispondere a questo tipo di domande con una buona descrizione e caratterizzazione dell’entrata del dungeon è il metodo migliore per indirizzare correttamente l’immaginario dei nostri giocatori.
Rendi quello dell’entrata nel dungeon un momento memorabile, iconico e significativo e i tuoi giocatori avranno fin da subito interesse nel dungeon stesso.
Cunicoli ed arazzi
L’aria dei corridoi in cui vi inoltrate è fetida e priva di ossigeno tanto da farvi chiedere come sia possibile che le torce siano ancora accese.
Gli arazzi su tutte le pareti vi raccontano la storia di un monastero di esperti demonologi, le illustrazioni eleganti sono però rovinate dal tempo e da dei graffiti.
Dappertutto, appese alla bene e meglio, trovate delle statuette e dei totem di fattura goblin.
Guardando in fondo al corridoio le torce si fanno sempre più rare fino a scomparire nel buio.
Una volta varcata l’entrata è il momento di spingere sull’accelleratore.
Una volta attirati gli avventurieri all’interno del dungeon è importante trovare dei stratagemmi per far si che questi si interessino a ciò che possono trovare al suo interno.
L’esplorazione è quel momento di gioco che permette ai giocatori non solo di scoprire chi o cosa abita il Dungeon, ma anche mettere alla prova le loro capacità strategiche e di investigazione.
La stanza è troppo buia, cosa fai? Accendi la luce e rischi attirare qualcosa di mostruoso e innominabile o cammini nell’oscurità non sapendo cosa ti aspetta al suo interno?
Ricordati che il dungeon dovrebbe trasmettere costante senso di pericolo, gioca su questa sensazione per mantenere i giocatori sempre in allerta.
Mostri e trappole
Fate qualche passo oltre il limitare della luce e sentite l’oppressione del buio intorno a voi, calpestii rimbombano nelle vostre orecchie.
Non potete resistere alla tentazione di accendere una torcia.
Le fiamme risplendono nel buio illuminando i corpi verdi dell’orda goblin intorno a voi.
Ciò che rende un dungeon tale sono pericoli come mostri, trappole e indovinelli.
Dovresti strutturare il tuo dungeon come un luogo volto a prosciugare lentamente le risorse del party, per farli arrivare stremati, solitamente, ad una sfida finale, come una boss fight.
Chiaramente, più il giocatore è esperto, meno risorse consumerà.
Ricordati di questo fattore quando dovrai creare dei pericoli per i tuoi personaggi, potrebbe fare la differena tra un dungeon divertente e uno noioso.
Misteri celati
Penetrate all’interno della stanza più nascosta incontrata fin ora, per la prima volta i muri non sono ricoperti dai graffiti goblin.
Ad attendervi all’interno trovate tre altari con sopra incisi i simboli di un’occhio, un calice e una piuma.
In fondo alla stanza un enorme lucchetto dalla fattura sofisticata blocca l’ingresso ad una gigantesca porta.
I Dungeon non spuntano come funghi dal nulla, essi sono spesso luoghi antichi e che avevano una funzione specifica.
Definisci la storia dei tuoi dungeon e raccontala nascondendola in arazzi, affreschi, incisioni ed ogni altra cosa all’interno del posto.
Fai in modo che questi dettagli si uniscano tra di loro e rendendo più profonda l’esplorazione del luogo.
Pensa: qual è la funzione di quella stanza? Inserisci in essa elementi tipici per la funzione della stanza e descrivi poi l’avanzare del tempo e racconta come esso ha agito sugli elementi della stanza.
Il risultato sarà che i giocatori si interesseranno alla scena e cercheranno con il loro processo logico di tracciare la storia che hai pensato a ritroso.
Conclusione
La creazione di dungeon affascinanti e coinvolgenti è un’arte che richiede un po’ di impegno da parte del Master ma che può regalare grandi soddisfazioni. Attraverso la cura dei dettagli e una narrazione avvincente, si possono trasformare semplici caverne e rovine in luoghi ricchi di mistero e avventure.
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